Inflazione all'1,2% ma il cibo costa il doppio: le famiglie pagano 438€ in più

8 godzin temu
La sede della Banca d'Italia simboleggia le politiche monetarie che influenzano l'inflazione. (Immagine simbolica - Generata da IA) Upday Stock Images

L'inflazione italiana rallenta a ottobre 2025, scendendo all'1,2% annuo dal +1,6% di settembre, secondo le stime preliminari dell'Istat. Il calo è trainato dal crollo dei prezzi dell'energia regolamentata (da +13,9% a -0,8%) e dalla decelerazione degli alimentari non lavorati (da +4,8% a +1,9%). Ma il "carrello della spesa" - beni essenziali per famiglie - rimane significativamente più alto dell'indice generale.

Il carrello della spesa segna un +2,3% annuo a ottobre, in frenata dal +3,1% di settembre ma ancora quasi il doppio dell'inflazione generale. Secondo l'Unione Nazionale Consumatori, una coppia con due figli paga €438 in più all'anno rispetto al 2024, di cui €250 solo per alimentari e bevande. Una coppia con un figlio spende €376 in più, mentre la famiglia media affronta €173 di rincari annui per cibo e bevande.

Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori, ha criticato duramente la situazione: «Prezzi del cibo sempre più alle stelle». Ha aggiunto: «Se a settembre si era registrato un flebile e isolato calo congiunturale dello 0,1% dei prodotti alimentari e bevande analcoliche, a ottobre tornano ad aumentare dello 0,2% su base mensile. Il calo dell'inflazione generale non comporta alcun sollievo per la casalinga di Voghera che, a differenza della Lagarde, va tutti i giorni al mercato a fare la spesa. Bisogna che i prezzi delle spese obbligate scendano, non che continuino a salire più lentamente».

Economia in stallo

Il quadro si complica con il PIL italiano fermo a zero nel terzo trimestre 2025. Se l'ultimo trimestre registrerà lo stesso andamento, la crescita annuale si fermerà allo +0,5%, in linea con le previsioni governative ma lontana da una ripresa robusta. Fabio Panetta, governatore della Banca d'Italia, ha commentato: «Il dato era largamente atteso e non cambia le nostre stime (+0,6%)», sottolineando che l'economia italiana ha «mostrato resilienza».

Le intenzioni di acquisto delle famiglie italiane sono crollate del 26% a ottobre, secondo l'Osservatorio Findomestic. Auto nuove, elettrodomestici, telefoni e mobili registrano cali significativi. Claudio Bardazzi, responsabile dell'Osservatorio, ha spiegato: «È un dato che trova riscontro anche nel peggioramento della percezione del futuro, con gli ottimisti che scendono al 36% dal 47% di fine estate».

Nell'Eurozona l'inflazione è scesa al 2,1% a ottobre dal 2,2% di settembre, secondo i dati Eurostat. L'inflazione core, che esclude componenti volatili come energia e alimentari freschi, si è invece confermata al 2,4%, superando le previsioni degli analisti che stimavano un 2,3%.

Nota: Questo articolo è stato creato con l'Intelligenza Artificiale (IA).

Idź do oryginalnego materiału