L'Italia guida l'ambasciata per l'Afghanistan da Doha, non da Kabul

14 godzin temu
L'ambasciatrice italiana in Afghanistan Sabrina Ugolini illustra la strategia diplomatica italiana da Doha (Immagine simbolica - Generata da IA) Upday Stock Images

L'ambasciatrice italiana in Afghanistan Sabrina Ugolini ha spiegato la strategia diplomatica italiana per il Paese sotto regime talebano. L'Italia mantiene la sua presenza attraverso una sede temporanea a Doha, in Qatar, da dove coordina gli aiuti umanitari alla popolazione afghana. Ugolini ha illustrato questo approccio alla XVIII Conferenza degli Ambasciatori e Ambasciatrici d'Italia a Roma.

L'ambasciatrice ha dichiarato all'AGI: «Un impegno molto chiaro: continuare a sostenere la popolazione afghana attraverso un importante livello di aiuto umanitario con le agenzie Onu e le organizzazioni della società civile con un personale locale, forti di una determinazione che supportiamo.» Ugolini guida la missione da ottobre 2024, tre anni dopo la presa del potere dei talebani nell'agosto 2021.

La scelta di Doha

La decisione italiana di operare da Doha risponde a un orientamento condiviso con gli alleati. «La decisione italiana di avere una rappresentanza Doha è stata ispirata a suo tempo a un orientamento condiviso con i Paesi affini, tra cui Stati Uniti, Germania, Francia e altri partner europei», ha spiegato Ugolini all'AGI. La capitale del Qatar ospita dal 2013 l'Ufficio politico talebano ed è stata la sede degli Accordi di Doha firmati nel febbraio 2020.

«È proprio nella capitale qatarina che furono firmati gli accordi di Doha nel febbraio 2020: un luogo dove era ed è ancora possibile condurre una dialettica informale ma necessaria con i rappresentanti del governo de facto talebano», ha aggiunto l'ambasciatrice. Il Qatar rappresenta quindi la principale piattaforma diplomatica per il dialogo sull'Afghanistan.

Il Processo di Doha

L'Italia partecipa attivamente al Processo di Doha, guidato dalle Nazioni Unite. «Il Qatar è quindi uno dei principali luoghi di confronto e di dialogo sull'Afghanistan, una piattaforma diplomatica che ha dato il nome al cosiddetto Processo di Doha, a guida Nazioni Unite, del quale l'Italia è un attore attivo e apprezzato», ha dichiarato Ugolini all'AGI.

L'Italia è coinvolta in due gruppi di lavoro multilaterali insieme ad altri Stati membri e alle autorità de facto talebane. I gruppi si concentrano sul settore privato e sulla lotta al narcotraffico. «L'imprenditorialità è infatti uno dei pochi ambiti in cui alle donne risultano concessi modesti margini di iniziativa e di lavoro, poiché alimenta la crescita economica», ha spiegato l'ambasciatrice. Sul fronte anti-narcotici, ha riconosciuto «gli sforzi oggettivamente messi in campo dalle ADF per abbattere la coltivazione del papavero da oppio e indebolire il mercato delle droghe».

Nota: Questo articolo è stato creato con l'Intelligenza Artificiale (IA).

Idź do oryginalnego materiału